Ecco spiegato che cos’è il sovescio e perché la nostra azienda lo pratica
Oggi vogliamo parlarvi di una pratica importante per l’agricoltura biologica, adottata dalla nostra azienda, che i più esperti fra voi in avranno certamente sentito nominare: stiamo parlando del sovescio.
Ma che cos’è di preciso? Si tratta di una tecnica che consiste nella semina, nella coltivazione e nel conseguente interramento di una o più specie erbacee o famiglie botaniche tra una coltivazione e l’altra.
Nel caso della nostra azienda vitivinicola, noi applichiamo questa pratica tra un filare e l’altro, tenendo conto del numero e della tipologia di piante utilizzate, perché per noi è molto importante tutelare la biodiversità del nostro territorio.
Sebbene si sia tornato a parlare di sovescio solo in tempi recenti, per via della crescente sensibilità nei confronti della sostenibilità ambientale, in realtà si tratta di una tecnica che ha origini molto antiche, ma che con il tempo è stata sostituita dall’impiego di concimi chimici purtroppo.
Chi ama l’ambiente, come noi di A’Luna Wines, conosce bene l’importanza di questa pratica, che non solo tutela la natura ma garantisce una maggiore fertilità del terreno: con il tempo si è notato che l’uso di certi composti chimici in realtà impoverisce il terreno e lo danneggia, privandolo di moltissime sostanze organiche e nutritive.
Molti agricoltori stanno tornando sui loro stessi passi proprio per questo motivo, mentre noi abbiamo deciso sin da subito di usufruire di questa tecnica, che ben si sposa con la nostra idea di sostenibilità ambientale, inoltre consente di tutelare la fertilità del suolo per le generazioni future, un tema che a noi sta particolarmente a cuore.
Il sovescio dunque si adatta perfettamente alla coltivazione della vite ed è una delle tecniche di agricoltura biologica più importanti che noi utilizziamo, essenzialmente per tre motivi:
- ha un bassissimo impatto ambientale,
- aiuta a salvaguardare la biodiversità del territorio,
- consente di evitare l’utilizzo di concimi chimici.
Il sovescio in vigna: quali piante seminiamo e perché
La pratica del sovescio garantisce numerosi vantaggi e migliora la qualità del nostro terreno, in primo luogo perché lo arricchisce di sostanze preziose che aumentano la fertilità.
Per questo motivo abbiamo deciso di coltivare un mix di piante attentamente scelte tra i vari filari, per garantire il giusto apporto nutrizionale al nostro vitigno in modo naturale, evitando così l’impiego di qualsiasi fertilizzante chimico.
Nello specifico noi coltiviamo:
- piante della famiglia delle Brassicacee, dette anche crocifere, che sono in grado di generare una sostanza che abbatta i nematodi, ovvero dei pericolosi parassiti del terreno, pericolosissimi per le colture;
- piante della famiglia delle Fabacee, chiamate comunemente leguminose, che consentono un apporto equilibrato di azoto nel terreno;
- piante della famiglia delle Poacee, note anche come gramignacee, che sono ricche di fibra e aiutano la formazione di sostanze organiche nutrienti e del cosiddetto humus.
Il sovescio: i vantaggi per la biodiversità e l’ambiente
Il regno vegetale dunque è il nostro migliore alleato per la coltivazione della vite, proprio per questo per noi è molto importante proteggere l’ambiente e la biodiversità, e in questo caso sono le piante stesse ci danno un ulteriore aiuto.
Alcune delle specie vegetali che abbiamo selezionato possono impedire la crescita di erbe infestanti, dannose non solo per la coltivazione della vita, ma per l’intero ecosistema, perché possono alterarne l’equilibrio naturale.
Il sovescio è fondamentale anche per un’altra nostra attività: la tutela della coesistenza di fauna e flora locale, perché permette di dare cibo e rifugio per gli insetti utili alla coltivazione della vite e di molte altre piante. Così facendo è possibile creare una proficua diversificazione nella biodiversità del nostro vigneto.
I vantaggi non sono comunque finiti qui, perché ne rimane uno importantissimo per il nostro terreno: la pratica del sovescio consente di proteggere il suolo fertile, contenendo l’erosione e il ruscellamento, fenomeni che interessano i terreni collinari o quelli particolarmente scoscesi, che possono alterare l’orografia del territorio se non vengono adeguatamente tenuti sotto controllo.
Quando e come avviene il sovescio nella nostra tenuta
Quando finisce la vendemmia ed è terminata la raccolta dell’uva, nel nostro vigneto iniziano i preparativi per preparare un ottimo letto di semina per il sovescio, che avviene in genere tra ottobre e novembre.
La scelta della data di semina per noi è molto importante e tiene conto dell’evoluzione climatica in corso, poiché vogliamo garantire al nostro terreno la miglior protezione naturale possibile, data dall’azione benefica delle piante.
Scegliere la data sbagliata potrebbe far restare privo di protezioni il nostro vigneto, per questo i nostri tecnici tengono costantemente monitorati tutta una serie di parametri, in modo da determinare il momento migliore per la semina.
Dopo aver effettuato questa operazione e aver selezionato con cura le piante da coltivare, continuiamo a prenderci cura della vigna e del terreno, per garantire una crescita naturale delle erbe tra i nostri filari.
Una volta che il processo di inerbimento è terminato inizia la trinciatura, un’operazione che consiste nello sminuzzamento delle erbe nate dal sovescio.
Il perché di questa operazione è presto detto: la biomassa ricavata in modo naturale sarà interrata e incorporata nel terreno, per garantire al suolo un apporto di sostanze naturali e organiche, di cui beneficeranno anche le viti.
Finito questo ciclo ne inizierà un altro dopo la successiva vendemmia, sempre nel rispetto del territorio che amiamo e sosteniamo attraverso la nostra agricoltura biologica.